












Le ombre come protagoniste, che si fanno carico di dar conto a noi della forma nascosta delle cose, attraverso le tracce che il tempo e la luce disegnano nell’altrove, fuori dalla materia che le ha generate. Voci ottiche nel campo visivo di un’inquadratura; ritmi di cromie e di forme, a fuoco, sfuocate, leggere o imponenti, a volte ingombranti, che si fanno interrogare e che ci interrogano; tracce che, accarezzando le cose, confondono il reale e chiedono all’immaginario di farsi strada, di dirsi.